Chi siamo, perché ci siamo, che cosa proponiamo?
L’idea di aprire un sito nasce dalla volontà di un gruppo di amici, alcuni amici recenti, altri di vecchia data che, costretti a incontrarsi e vedersi solo su piattaforma on line, a causa della perdurante crisi della pandemia, nel corso di questi incontri, prima occasionali poi sempre più regolari, hanno via via avvertito il desiderio di fare insieme ‘qualcosa’ in più.
Qualcosa in più anzitutto per noi stessi. In tal senso ci siamo ripromessi di vederci con continuità, settimanale, con l’intenzione di includere e allargare ad altri amici ritenuti sintonici al nostro percorso. Il desiderio di vedersi e di mantenersi in contatto si è così man mano consolidato, con reciproca e condivisa soddisfazione.
Qualcosa in più, ovviamente, anche per gli altri possibili interlocutori pescati in rete. Rifuggendo però un po’ tutti dal cadere nella trappola del moralismo facile o del paternalismo buonista che predica agli altri senza guardare in casa propria, ci siamo chiesti onestamente che senso preciso dare alla nostra intenzione e al nostro proposito di parlare e interloquire col vasto e complesso mondo della rete, sui possibili destinatari cui rivolgersi, sapendo comunque che la rete non consente di prevedere alcunché di ben determinato, se non la qualità dei contenuti stessi proposti e il modo più efficace di saperli mettere anche in bella veste.
Non abbiamo trovato cosa migliore che il proposito vivo di comunicare ad altri, se ci riusciremo, nient’altro che quanto va maturando nell’esperienza stessa del nostro cammino di amici; cammino di credenti che vivono intensamente questo tempo, dentro un chiesa che amiamo e nella quale in modo diverso attivamente lavoriamo; senza nasconderci tuttavia i limiti e le possibilità di questo momento storico, e senza passare sotto silenzio – e anche questo è elemento di sintonia reciproca – le rughe pietose e le piaghe doloranti che affliggono il tessuto ecclesiale attuale non meno che il vissuto della società e del mondo in cui viviamo, non esclusa la madre e sorella terra, anch’essa gravemente ferita e offesa in vari modi e in tanti suoi delicatissimi ecosistemi, che paradossalmente si riverberano gravemente contro l’uomo stesso. Ovviamente non abbiamo mai perso la fiducia che sia possibile, col contributo attivo e responsabile di tutti e con la grazia dello Spirito, lavorare dentro questa chiesa, per rinverdirne il volto e l’aspetto dinanzi al mondo al quale essa è mandata dal suo Signore. Con l’umiltà e la povertà che non possono non accompagnare quelli che lavorano nella vigna del Signore, riteniamo utile per noi e per molti altri una nostra presenza anche nel vasto mondo della rete, laddove è possibile propiziare incontri, seppure casuali, che possono però trasformarsi in utili motivi di arricchimento reciproco, in provvidenziale stimolo a guardare insieme nella direzione di un più accentuato rinnovamento ecclesiale, di una più profonda riscoperta delle radici feconde della fede cristiana e, perciò, di una più accentuata consapevolezza delle ragioni del nostro credere oggi.
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